venerdì 24 aprile 2009

"Adesso basta! Non è giusto!": 3) Carcere abbandonato al degrado.

"Gragnano. Realizzata dal Comune ed acquisita dall'Amministrazione nel 2000, è stata successivamente chiusa per cedimenti strutturali nel sottosuolo, in quanto costruita su cave di tufo e caverne." - Questo è quanto riporta www.giustizia.it/newsonline/data/multimedia/2225.pdf datata 14/10/2007 (Estratto da pag.12).
L'oggetto in questione è l’ex casa circondariale di Gragnano, in provincia di Napoli, che ha chiuso i battenti solo dopo pochi anni di attività.
Si potrebbe discutere per ore sui problemi che ne hanno causato la chiusura e bisognerebbe fare una lunga riflessione, visto che stiamo parlando di "problemi statici", troppo spesso sottovalutati da tecnici e non, dimenticando che essi possono causare morte -ma questo è un problema di cui ci si ricorda solo dopo la tragedia- per non parlare dell’individuazione delle responsabilità, qualora ve ne siano, dato che sono stati spesi svariati miliardi di lire per costruirla.
La domanda sorge spontanea: perché una struttura così grande continua ad essere abbandonata a se stessa, lasciata nel degrado assoluto e non si faccia niente per recuperarla? Si parla sempre del sovraffollamento delle carceri e a Gragnano, come in qualche altra località italiana ve ne è una chiusa e non si fa niente per riaprirla… probabilmente è più facile fare un indulto che un piano di recupero…chissà!
C’è un fatto però che ci lascia ancora di più perplessi e attoniti e cioè che si tratta di una struttura del Ministero di Grazia e Giustizia, ministero "che costituisce il centro propulsore della politica giudiziaria del governo", il quale dovrebbe garantire il rispetto delle leggi, per cui nel caso in cui la struttura sia stata lasciata in questo stato a causa di un cavillo legale, e quindi riconducibile alla lentezza burocratica dei procedimenti concernenti la giustizia, di cui troppo spesso si sente parlare, dovrebbe questo caso fungere da esempio ed essere risolto al più presto. Ovviamente quella del rallentamento burocratico è solo un’ipotesi dovuta probabilmente al fatto che a volte si cerca di trovare una spiegazione razionale a certe situazioni che accadono nel nostro paese come se si dovesse trovare una giustificazione a tutti i costi per non ammettere il fallimento. Tuttavia credo che, a prescindere dal motivo che governa questa scelta di totale abbandono della struttura, ci dovrebbe essere l'impegno delle istituzioni affinché il problema venga risolto, certo le soluzioni possono essere svariate, ad esempio si potrebbe restaurare magari prevedendo un cambio di destinazione d’uso oppure locare o vendere a un privato. Penso che se si fosse trattato di una proprietà privata e non pubblica di certo una soluzione sarebbe stata già trovata. -Non si capisce perchè i soldi pubblici non hanno la stessa valenza dei soldi privati!-
Comunque, ritornando al problema pratico e visibile per chi ci vive in quella zona, ho messo a disposizione delle immagini di Maps.live.com e di Maps.google.it della struttura in questione dalle quali si evidenzia il grado di abbandono.
Ritengo interessante aprire un dibattito in questione e invito chiunque a dire la sua.














foto: www.maps.live.com

















































foto: www.maps.google.it

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